AVENGERS: AGE OF ULTRON - Recensione!

Il fantastico megaposter promozionale
In questi giorni, è uscito un film che sta dominando i botteghini e l'attenzione di chiunque abbia letto un fumetto Marvel nella propria vita: è Avengers - Age of Ultron (o l'Era di Ultron se non siete esterofili).
Ispirato liberamente alle storie apparse su Avengers (vol 1) 54-58 (1968), Iron Man (vol 3) 48 (2002) ed alla miniserie Age of Ultron pubblicata nel 2013, il film, scritto e diretto da Joss Whedon, è un ottima rappresentazione di azione supereroica, ed uno dei migliori adattamenti scenici della Marvel. Seppure al netto di numerosi difetti ed evidenti buchi di trama.

La recensione che segue è totalmente No-Spoiler. Più avanti ho in mente di realizzare un articolo con spoiler per discutere meglio di ciò che ho e non ho apprezzato.


Tre anni fa, Joss Whedon aveva stupito la maggior parte dei critici con The Avengers, il primo live-action dedicato ai Vendicatori, il supergruppo di punta dell'universo Marvel. Seppure le critiche furono per lo più positive, fu un film che divise i fan, tra chi credeva che questo potesse essere IL cinecomic da ricordare negli anni a venire, e chi, come il sottoscritto, lo riteneva una aberrante accozzaglia di scene d'azione noiose che si susseguono per 150 lentissimi minuti.
Dopo tre anni, però, Whedon è riuscito a realizzare un film  valido, dal punto di vista cinematografico e da quello dell'appassionato di fumetti: rimosse numerose scene inutili ai fini della trama e dato maggior spazio ai personaggi in precedenza solo comprimari, Whedon ha rimediato agli errori fatti sino a quel momento.


Ciononostante, il film rimane più fedele possibile al suo stile "caciarone". Forse, in questo caso, sbagliando. E' vero che lo "stile Marvel Studios" è puntare il più possibile sull'umorismo per famiglie, ma ciò non significa dover inserire battutine in ogni scena, anche in quelle più drammatiche; si rovina l'atmosfera "epica" che si respira nei momenti più concitati. Proprio per questo si continuerà ad avere l'impressione che questi film non siano altro che enormi spot pubblicitari per convincere i bambini ad acquistare i giocattoli dei Vendicatori.
Fortunatamente, però, è solo un'impressione superficiale: per il resto, il film alterna ottime scene d'azione e dialoghi ben scritti. Purtroppo, la regia è una nota molto carente: quasi tiro un sospiro di sollievo nel sapere che saranno i Fratelli Russo a dirigere The Infinity War, il terzo capitolo. Whedon rimane comunque un ottimo sceneggiatore (i dialoghi, battutine escluse, sono perfettamente collocati in ogni momento della pellicola), ed è un fan come noi che guardiamo il film, cosa che gli permette di sapere cosa vuole vedere l'appassionato, come lo spettacolare combattimento tra Hulk ed Iron Man, di gran lunga il più gradevole del film.

Per quello che riguarda la recitazione Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson ed Elizabeth Olsen sugli scudi; la loro prestazione è notevole, e dona grande profondità ai loro personaggi. In particolare, i primi tre, che non avevano avuto un ruolo importante in precedenza, ottengono molto più tempo sullo schermo di quanto avuto nel primo Avengers: Whedon deve aver compreso che una squadra, per quanto forte, non può puntare solo sulle stelle (Robert Downey Jr., Chris Evans, Hemsworth), ma anche sui suoi gregari (e se mi è permesso, che gregari!). La Olsen, attrice di grande prospetto, è una rivelazione, e non ha nulla a che vedere con le due sorelle. Aaron Taylor-Johnson, invece, non dona la prestazione di una vita, così come Thomas Kretschman nella parte dello stereotipato Barone Van Strucker.
Altra nota carente del film è Ultron: il personaggio, seppur graficamente spettacolare, non riesce a donare un'aria di pericolo lungo tutta la pellicola; non sembra mai avere dalla sua la situazione: anche nel momento più critico, sai che gli Avengers lo ingabbieranno. Inoltre, perde gran parte del suo fascino col proseguire del film: se all'inizio pare realmente mosso da motivazioni ambigua, difficilmente collocabili sulla linea del bene o del male, col tempo diventa un classico scienziato pazzo. Invece, tanti complimenti per Paul Bettany nel ruolo della Visione: ammaliante sin dalla sua prima apparizione, sarà un personaggio che desidererete vedere più spesso.

Un ultima annotazione: il doppiaggio e l'adattamento di questo film sono davvero mediocri. Il doppiaggio è senz'anima, poco appassionato e coinvolgente (tranne che per la Visione), mentre l'adattamento è da mettersi le mani dei capelli. Un lavoro che rischia di rovinare numerose interpretazioni

In generale: questo film è ben riuscito, scritto ed interpretato discretamente, ma presenta errori nella trama (di cui non posso parlarvi qui), si prende troppo poco sul serio (non dico debba fare come la DC, ma almeno evitare qualche battutina) e la caratterizzazione di Quicksilver e di Ultron è carente. Ma saprà intrattenervi molto bene per i suoi 141 minuti.

Voto globale: 7.5/10.

(Ah, una cosa: la scena nel mezzo dei crediti è inutile. Potete tranquillamente saltarla.)

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Articolo di Klaus Heller

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